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IN RICORDO DI FRANCO CORDERO. CONTRO GLI IDOLI DEI MORALMENTE INCOMPATIBILI. – DI LORENZO ZILLETTI

IN RICORDO DI FRANCO CORDERO. CONTRO GLI IDOLI DEI MORALMENTE INCOMPATIBILI. – DI LORENZO ZILLETTI

IN RICORDO DI FRANCO CORDERO.

CONTRO GLI IDOLI DEI MORALMENTE INCOMPATIBILI.

di Lorenzo Zilletti

 

Oggi lo ricordano per il Caimano, per i suoi fondi su Repubblica disperatamente annebbiati dall’avversione per il signor B.

A noi di UCPI piace, invece, evocare lo spettro del suo spirito critico, quello che lo faceva snobbare da magistrati e accademici engagés.

E salutarlo, intanto, tramite le parole con cui spiegò perché occorsero quarant’anni, dalla Costituzione, per vedere riformato il processo penale.

Di incompatibilità morale, ancora troppa ne vediamo in giro.

<<…Quanto il Codice Rocco corrispondesse al nostro Volksgeist, si vede dalla risposta ai tentativi di introdurre un simulacro di contraddittorio attraverso il ritorno delle norme del 1913: dal pianto al ricatto apocalittico (la stasi del processo, la società disarmata e simili). Questione d’incompatibilità morale: il contraddittorio ripugnava ad alcuni magistrati e anche i politici diffidavano, troppo astuti per non valutarne i pericoli; lo spirito critico è come quegli spettri che non conviene evocare, cresce da un passo all’altro aggredendo voracemente gli idoli>>.

F. CORDERO, Procedura penale, IX ed., Milano, 1987, p. 1137 s.